Dal 29 agosto 2017 è entrato in vigore l'istituto del deposito prezzo dal Notaio. Secondo quanto previsto dalla "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" le parti o anche una di loro potrà richiedere al Notaio di aderire al Deposito del prezzo in questo caso il pubblico ufficiale al momento del trasferimento immobiliare tratterrà la somma pattuita per la compravendita e la depositerà su un apposito conto corrente fino alla trascrizione del trasferimento dell'immobile. Gli interessi maturati sul conto, non saranno incassati dal proprietario o dal notaio, ma dallo Stato Italiano, che li destinerà ad un fondo per le piccole e medie imprese.
Normalmente è l'acquirente che ha interesse a che il prezzo rimanga depositato presso il notaio fino a che il notaio ha eseguito la registrazione e la pubblicità dell'atto, e ha verificato l'assenza di gravami o formalità pregiudizievoli ulteriori rispetto a quelle risultanti alla data dell'atto ed evidenziate nell'atto stesso. Il deposito del prezzo, infatti, tutela l'acquirente contro la possibilità che, prima della trascrizione dell'atto di compravendita, sia trascritto contro il venditore un altro atto dispositivo dell'immobile, oppure sia trascritta o iscritta un'altra formalità pregiudizievole, come per esempio un'ipoteca o un pignoramento. Ricordiamo infatti che la legge dispone che prevale l'atto trascritto o iscritto per primo (anche se stipulato successivamente), dunque l'acquirente è potenzialmente esposto al rischio che un creditore del venditore iscriva ipoteca sull'immobile prima che il notaio abbia fatto in tempo a trascrivere l'atto di compravendita. Le norme sul deposito del prezzo consentono all'acquirente di tutelarsi contro questa possibilità.
Anche il venditore, comunque, potrebbe chiedere che il prezzo rimanga depositato sul conto dedicato del notaio. In questo modo potrà, per esempio, tutelarsi contro la possibilità che il pagamento avvenga con assegni circolari falsificati. Il notaio, infatti, ricevendo in deposito il prezzo con alcuni giorni di anticipo rispetto a quello fissato per la stipula dell'atto di compravendita, incassa la somma sul conto corrente dedicato, e in tal modo verifica l'effettiva disponibilità della somma.